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mercoledì 14 novembre 2012

Dopo un anno di Governo Monti contro la crisi, occorrono strategie e scelte a livello locale!

Come abbiamo detto più volte nel passato, sia in Consiglio comunale che sul blog dell'allora Lista Chirico, la certezza che l'economia italiana abbia grossi problemi è sotto gli occhi di tutti. Le attese riposte nel Governo di Mario Monti, che ha avuto il pregio di non aver negato la situazione italiana come ha fatto per due anni il Governo di centro destra di Berlusconi, si basavano anche sul sostegno alle libere professioni, ad una riforma del fisco che agevolasse la creazione di posti di lavoro, insomma che avrebbe dato slancio alle realtà artigianali e delle piccole imprese italiane, su interventi contro gli sprechi per una gestione più efficiente dello Stato. Molte di queste, ad oggi, sono ancora attese. Saranno cose affrontate entro la fine della legislatura, oppure saranno l'agenda di un futuro Governo Monti o meno?

Noi crediamo che anche a livello locale si possano fare delle scelte e si possano avere delle strategie che si vadano a sommare a quelle implementate a livello nazionale. Questo sarà il compito che avrà la futura amministrazione della città.


Dobbiamo lavorare insieme per evitare la marginalizzazione di Brugherio e valorizzare la nostra collocazione di cerniera fra la Brianza e l’area vasta della città di Milano, anche nell'ottica del probabile cancellamento della provincia di Monza. Crediamo che si debba dare spazio a Brugherio nelle sedi dove si ragiona di impresa, di mercato, di sviluppo e di innovazione. In quest'ottica la chiusura della sezione brugherese dell'Associazione dei Commercianti di Monza può complicare il quadro.


A nostro avviso, si dovrebbero incontrare gli artigiani di Brugherio e le associazioni di rappresentanza per aprire il dialogo e raccogliere la disponibilità a lavorare insieme. Contemporaneamente andrebbe chiesto allo Sportello lavoro di preparare un quadro aggiornato su artigiani e imprese di Brugherio (presenze, settori, evoluzione, addetti, ecc.). Avere il polso della situazione è decisivo per sapere come poter trovare delle politiche adeguate. Si può coinvolgere la Scuola Clerici e avviare un lavoro a livello sovracittadino. 

Un'altra opportunità sarebbe quella delle Università: con il Politecnico e con la Bicocca (ad esempio) si potrebbe valutare la possibilità di portare a Brugherio progetti, occasioni di sviluppo, eventi, occasioni di ricerca… Coinvolgere il sistema e le Fondazioni Bancarie. Artigiani e imprenditori non devono perdere i contatti con i motori dell’innovazione (in una logica che guarda sia al presente, sia al futuro).

Quando si parla di urbanistica e di governo del territorio si pensa solo alle case... Perchè non utilizzare alcune aree edificabili per creare centri di studio, di ricerca e distaccamenti di università? Perché non ragionare con la Provincia di Monza e Brianza e con la Provincia di Milano, con le Associazioni di categoria, con le Università, con gli artigiani e gli imprenditori di Brugherio di progetti di sviluppo, di accordi per non perdere le occasioni che il mercato offre, di azioni per rilanciare l’economia, la ricerca, l’innovazione?

Se gli artigiani, gli imprenditori, il lavoro ci stanno davvero a cuore, allora a Brugherio serve un impegno più serio, concreto e lungimirante. 

Le nostre imprese e i nostri artigiani non possono aspettare.

Lista Civica Brugherio è tua!

7 commenti:

  1. Concordo con quanto avete detto, gli artigiani, il piccolo commercio soffre non solo a Brugherio, ma un po' in tutto il paese Italia. Questo succede perchè le famiglie non hanno più soldi, se le buste paga diminuiscono i contratti sono sempre più precari la gente non spende e il commercio non si riavvia. Bisogna dare più potere d'acquisto alle persone e la strada è aumentare le paghe facendo minori detrazioni.
    Siamo prossimi al S.Natale, che secondo me, non dovrebbe essere basato sul consumismo sfrenato, ma comunque se si vogliono fare dei piccoli doni ai bambini, ai famigliari o a qualche amico/a dobbiamo avere a disposizione un budget, che quest'anno temo sarà molto piccolo visto l'IMU che capita proprio pochi giorni prima di Natale.
    Queste cose chi di dovere non le sa? o fa finta di non sapere?
    Voi date delle prospettive per Brugherio, ma sono a lungo termine, invece occorre proprio una "sferzata" per ripartire subito dovrebbero non tassare le tredicesime? Si potrebbe fare?
    Adriana

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    1. Grazie Adriana per l'appassionato intervento.
      Condividiamo il fatto che ci sia bisogno anche di cambiamenti culturali e di comportamentali sul tema del consumo e del risparmio.
      E' complicato muoversi in un mondo più piccolo per via della globalizzazione, dove la politica spesso ha ceduto il potere alla finanza e la libertà economica è diventata dominio del capitale colluso con la politica. Purtroppo non si vede una facile via di uscita, e la via di uscita è a nostro avviso legata ad uno sviluppo economico sostenibile, che rispetti il più possibile l'ambiente e crei lavoro. Dove sia garantito il lavoro più che il posto in azienda e dove lo Stato sia presente a fianco dell'azienda o del dipendente in modo efficiente e costante.
      Purtroppo non è facile.
      Ma cerchiamo di essere ottimisti e di impegnarci anche nel piccolo.
      Grazie ancora

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  2. la cosa da fare è una sola e una volta per sempre cioè dare un nome e cognome ai MOTIVI/CAUSE DELL'INGENTE DEBITO PUBBLICO ITALIANO CREATO/SI DAL DOPOGUERRA CHE HA PORTATO QUESTO GOVERNO DI NON ELETTI A SPREMERE I CITTADINI IN NOME DEL RIENTRO DEL DEBITO PUBBLICO. QUI TUTTI DICONO CHE PROVVEDERANNO MA POI ALLA FINE TUTTI CI GIRANO IN GIRO perchè l'unica cosa che si è vista è stato tasse tasse e tasse da girare poi alle banche per la scoppola presa coi TITOLI BIDONI OBAMIANI. per contro tv e giornali parlano di un debito pubblico in aumento ma chi ci capisce più qualcosa. A PEGGIORARE IL TUTTO ASSISTIAMO ALL'AUMENTO DELLA CASSA INTEGRAZIONE ED ALLA CHIUSURA DI AZIENDE PERCHE' PORTANO IL LAVORO ALL'ESTERO a causa dell'alto costo della manodopera e le tasse elevate. L'Italia è sempre stato un paese manifatturiero e lo sarà sempre, non ha alternative. E' LO STATO CHE DEVE DIMAGRIRE PER POTER LASCIARE PIU SOLDI IN BUSTA PAGA AI DIPENDENTI, ALLE IMPRESE, AGLI ARTIGIANI ECC, TUTTA RICCHEZZA CHE VERREBBE REIMMESSA NEL CIRCOLO ECONOMICO PRODUTTIVO CREANDO NUOVI POSTI DI LAVORO. OGGI MANCA IL LAVORO E C'E' TROPPO STATO. Martin pescatore

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    1. Grazie per l'intervento Martin.
      Il debito purtroppo l'hanno creato un po' tutti. Siamo d'accordo che lo Stato debba pesare il giusto. Esserci quando serve, soprattutto in maniera efficiente.
      Occorre ridurre la burocrazia, eliminare le spese inutili e in parallelo ridurre tasse e contributi.
      Lavorare per una vera Unione Europea, combattere l'evasione soprattutto quella dei grandi capitali più che quella del piccolo commerciante.
      Non è facile, ma non abbiamo tempo da perdere.
      Grazie ancora per gli stimoli che ci ha fornito.
      Giancarlo Ottaviani
      Coordinatore Lista Civica Brugherio è tua!

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  3. Sig: Pescatore e Sig:ra del primo post e Blogger stavo navigando sul sito de Il Giornale e sono inappato nel blog di Porro il giornalista leggete al punto Bestia di Stato e i relativi commenti tutto vi apparirà chiaro e capirete il fallimento di Italia/europa a causa dell'ottusità umana. cosa volete che faccia il Bocconiano visto il suo curriculum: nel periodo nero della fiat salvata con gli aiuti di stato lui era nel cons. di amministrazione della fiat, nel 1982 era consigliere economico finanziario del governo DeMita passato alla storia per l'esplosivo aumento del debito pubblico, all'UE faceva parte della commissione "concorrenza" commissione azzerata per nepotismo, ora si dà voti sufficienti a lui e al suo governo e siamo sull'orlo dell'abisso. è l'uomo delle banche nonostante quella faccia da francescano. Leggete il Bestia di Stato capirete cos'è l'Italia per un imprenditore e vi sarà chiaro perchè scappano. l'unica salvezza è il default, per tirar fuori quelle forze rimaste e spenderle per ricostruire dalle macerie un paese di responsabili.

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    1. Preferiamo che i commenti siano firmati. E' più interessante poter interagire con chi commenta nostri post. Noi non crediamo che la soluzione sia il default, e molti fra noi sono imprenditori e liberi professionisti. Non ci piace un futuro modello Argentina, preferiamo credere che ci sia un futuro migliore per la nostra città, il nostro Paese e l'Europa senza passare per fallimenti, difficili da gestire. Grazie per gli spunti che ci ha dato che riteniamo comunque interessanti. Continui a seguirci e a commentarci.
      Giancarlo Ottaviani
      Coordinatore Lista Civica Brugherio è tua

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  4. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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